Regolamento e comportamento
REGOLAMENTO E COMPORTAMENTO
Come per i messaggi di posta elettronica, anche le conversazioni elettroniche hanno proprie norme di comportamento (anche se, molto spesso vengono ignorate).
In ogni caso, quando si discute elettronicamente con uno o più interlocutori, si tengono a mente i seguenti concetti.
– La prima regola da tenere in mente è che malgrado la presenza di una tastiera e di uno schermo, si sta parlando con qualcun altro, all’altro capo del filo che ha sentimenti reali. Si faccia attenzione quindi a non urtare la suscettibilità.
– La seconda regola fondamentale è prestare sempre molta attenzione, poiché non si ha nessuna idea di chi ci sia realmente all’altro capo del filo.
– Si dedichi un po’ di tempo a leggere il procedere delle battute di conversazione in corso. in questo modo ci si renderà conto se sia il caso di intervenire o meno.
– Si risponda con frasi coincise e puntuali.
– Si evitano assolutamente insulti e un linguaggio non appropriato.
– Molti sistemi consentono di crearsi un proprio profilo, in modo che altri interlocutori vi possano accedere. La compilazione del proprio profilo è sempre una forma di cortesia.
– Se si vuole parlare in privato con qualcuno, gli si invii un messaggio dopo aver salutato, ci si presenta spiegando che cosa si desidera.
– Nei gruppi di conversazione si trovano spesso interlocutori che si preferirebbe non trovare. Se ci si imbatte in uno di questi e se il tono della conversazione trascende, o scade, si abbandoni la conversazione e ci si rivolga ad altri gruppi di conversazione attivi.
– Si sia molto cuti nel trasmettere informazioni che potrebbero portare ad un incontro personale non desiderato. Non si comunichi, per quanto possibile, il proprio numero di telefono, né il proprio indirizzo né tanto meno, la scuola frequentata dai propri figli e così via.
– Non si sveli mai la propria parola di accesso a nessuno, neanche a quelli che si prestano come personale appartenente al fornitore di servizi, alla società telefonica, all’ FBI, alla CIA o alle forze dell’ordine.
– Se il servizio di conversazioni elettroniche messo a disposizione dal proprio fornitore di servizi prevede la presenza di profili personali, si faccia molta attenzione quando si conversa con qualcuno che non ha compilato il proprio profilo utente.
– I minori dovrebbero sempre rifiutarsi di incontrare personalmente qualcuno senza averne prima chiesto il consenso ai propri genitori.
– Se i propri figli sono dei fanatici delle conversazioni elettroniche, si faccia sempre molta attenzione a coloro che li invitano per un incontro e in ogni caso, per la propria sicurezza e per quella dei propri figli non si abbia mai alcuna esitazione nel denunciare ai gestori del servizio chiunque si comporti in modo non appropriato all’interno di un gruppo di conversazione.
-Non si esiti a segnalare chiunque stia utilizzando un linguaggio non appropriato in un gruppo di conversazione ondine.
– Se si decide di incontrare personalmente “un amico di conversazione”, si adottino alcune precauzioni fondamentali.
Non si accetti mai di incontrare un interlocutore elettronico se non dopo alcuni giorni o settimane di conversazione.
Si inizi con un primo colloquio telefonico.
Ci si incontri in luoghi pubblici e molto frequentati.
Se è possibile, in occasione del primo incontro ci si presenti con un amico. Se ciò non è possibile si comunichi a qualcuno che si sta andando a conoscere una persona conosciuta in conversazione elettronica e mettersi d’accordo che la si chiami una mezz’ora dopo dell’avvenuto incontro.
Se per incontrare per la prima volta un”interlocutore elettronico” si prevede di dover pernottare fuori casa, si scelga un albergo e non si accetti ospitalità dalla persona che si deve incontrare.
– Vi sono persone che sfruttano la loro posizione di anonimato per utilizzare un linguaggio inadeguato o per essere particolarmente rudi. In questi casi si presentano quattro alternative di comportamento positive e una negativa.
• Abbandonare il terreno della discussione e trasferirsi in un altro gruppo di conversazione.
• Non badare assolutamente a chi si comporta in modo spiacevole o scorretto e discutere con gli altri partecipanti.
• Attivare la funzione per eliminare i componenti proveniente dall’interlocutore indesiderato.
• Segnalare il fatto ai gestori del servizio.
L’alternativa negativa è quella di comportarsi come un bambino e dare corda e attenzione a lui o lei col risultato che potrebbe non essere lui a venire escluso dal servizio.
MAI RIVELARE NOMI INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO
Quali sono le regole d’oro da dare ad un bambino che naviga da solo?
• Tre comandamenti. L’ autoprotezione credo che si fondi su tre pilastri:Come per i messaggi di posta elettronica,anche le conversazioni elettroniche hanno proprie norme di comportamento (anche se, molto spesso, vengono ignorate).
In ogni caso, quando si discute elettronicamente con uno o più interlocutori, si tengono a mente i seguenti concetti.
– la prima regola da tenere in mente è che, malgrado la presenza di una tastiera e di uno schermo, si sta parlando con qualcun altro all’altro capo del filo che ha sentimenti reali. Si faccia attenzione quindi, a non urtare la suscettibilità.
– la seconda regola fondamentale è prestare sempre molta attenzione, poiché non si ha nessuna idea di chi ci sia realmente all’altro capo del filo.
– si dedichi un po’ di tempo a leggere il procedere delle battute di conversazione in corso. in questo modo ci si renderà conto se sia il caso di intervenire o meno.
– si risponda con frasi coincise e puntuali.
– si evitano assolutamente insulti e un linguaggio non appropriato.
– molti sistemi consentono di crearsi un proprio profilo, in modo che altri interlocutori vi possano accedere. La compilazione del proprio profilo è sempre una forma di cortesia.
– se si vuole parlare in privato con qualcuno, gli si invii un messaggio nel quale, dopo aver salutato, ci si presenta spiegando che cosa si desidera.
– nei gruppi di conversazione si trovano spesso interlocutori che si preferirebbe non trovare. Se ci si imbatte in uno di questi, e se il tono della conversazione trascende, o scade, si abbandoni la conversazione e ci si rivolga ad altri gruppi di conversazione attivi.
– Si sia molto cuti nel trasmettere informazioni che potrebbero portare ad un incontro personale non desiderato. Non si comunichi, per quanto possibile, il proprio numero di telefono, né il proprio indirizzo né, tanto meno, la scuola frequentata dai propri figli e così via.
– Non si sveli mai la propria parola di accesso a nessuno, neanche a quelli che si prestano come personale appartenente al fornitore di servizi, alla società telefonica,a FBI, alla CIA o alle forze dell’ordine.
– Se il servizio di conversazioni elettroniche messo a disposizione dal proprio fornitore di servizi prevede la presenza di profili personali, si faccia molta attenzione quando si conversa con qualcuno che non ha compilato il proprio profilo utente.
– I minori dovrebbero sempre rifiutarsi di incontrare personalmente qualcuno senza averne prima chiesto il consenso ai propri genitori.
– Se i propri figli sono dei fanatici delle conversazioni elettroniche, si faccia sempre molta attenzione a coloro che li invitano per un incontro e, in ogni caso, per la propria sicurezza e per quella dei propri figli non si abbia mai alcuna esitazione nel denunciare ai gestori del servizio chiunque si comporti in modo non appropriato all’interno di un gruppo di conversazione.
-Non si esiti a segnalare chiunque stia utilizzando un linguaggio non appropriato in un gruppo di conversazione ondine.
Se si decide di incontrare personalmente “un amico di conversazione”, si adottino alcune precauzioni fondamentali.
– Non si accetti mai di incontrare un interlocutore elettronico se non dopo alcuni giorni o settimane di conversazione.
– Si inizi con un primo colloquio telefonico.
– Ci si incontri in luoghi pubblici e molto frequentati.
– Se è possibile, in occasione del primo incontro ci si presenti con un amico. Se ciò non è possibile si comunichi a qualcuno che si sta andando a conoscere una persona conosciuta in conversazione elettronica e mettersi d’accordo che la si chiami una mezz’ora dopo dell’avvenuto incontro.
– Se per incontrare per la prima volta un”interlocutore elettronico” si prevede di dover pernottare fuori casa, si scelga un albergo e non si accetti ospitalità dalla persona che si deve incontrare.
Come comportarsi nelle conversazioni “ al vetriolo”
Vi sono persone che sfruttano la loro posizione di anonimato per utilizzare un linguaggio inadeguato o per essere particolarmente rudi. In questi casi si presentano quattro alternative di comportamento positive e una negativa.
• Abbandonare il terreno della discussione e trasferirsi in un altro gruppo di conversazione.
• Non badare assolutamente a chi si comporta in modo spiacevole o scorretto e discutere con gli altri partecipanti.
• Attivare la funzione per eliminare i componenti proveniente dall’interlocutore indesiderato.
• Segnalare il fatto ai gestori del servizio.
L’alternativa negativa è quella di comportarsi come un bambino e dare corda e attenzione a lui o lei col risultato che potrebbe non essere lui a venire escluso dal servizio.
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Comunicazione di non violazione del copyright
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